La sessualità è ovunque, si inscrive nella nostra storia individuale da sempre, sin dal concepimento, e ci accompagna nella nostra storia collettiva. Possiamo scoprire molto di noi stess* e del mondo in cui viviamo, delle persone che ci circondano, semplicemente osservando il modo in cui la sessualità viene raccontata o, ancor di più, come viene taciuta, negata, controllata e giudicata. Possiamo riflettere su cosa ci venga insegnato o concesso in merito alla nostra sessualità se nasciamo maschi oppure femmine, se siamo abili o disabili, se il nostro corpo è magro o grasso, se viviamo nella parte ricca o in quella povera del mondo. E ancora, potremmo osservare se, in che modo e da chi ci arrivano informazioni sul nostro corpo, la nostra anatomia, sul piacere e sulla relazione tra i corpi e le persone nel sesso.

La sessualità è una porta di accesso privilegiata alla conoscenza di noi stess*, ma non è sempre un’esperienza semplice. Il mondo che ci circonda, l’eredità culturale, religiosa, familiare, la difficoltà di accesso alle informazioni, gli stereotipi e le discriminazioni legati al nostro genere o alla nostra appartenenza a minoranze, può complicare le cose. A volte nasciamo e cresciamo in un ambiente che nutre la nostra sessualità, altre volte, purtroppo, in uno che la soffoca.

La buona notizia è che la nostra energia sessuale non si arrenderà mai. Ovunque saremo, anche nelle avversità, lei verrà a bussare alla nostra porta per salvarci e condurci nel viaggio alla ricerca della nostra libertà e del piacere.