Più della metà degli esseri umani sulla Terra ha le mestruazioni e ne sperimenta poi la cessazione per sempre con l’arrivo della menopausa. Pochissime altre specie animali vivono questa fase della vita: la menopausa racchiude misteri ancora sconosciuti, anche dal punto di vista delle scienze naturali. Alcuni ricercatori hanno recentemente scoperto che tra le orche, alla guida del branco vi sono le femmine non più in età riproduttiva. Loro indicano la strada per la ricerca del cibo e tramandano attivamente insegnamenti ai giovani esemplari. Le orche anziane sono coloro che sanno, che guidano. La loro menopausa ha un ruolo evolutivo profondo per le singole femmine e per la specie.

E le donne? cosa viene narrato della nostra menopausa? Chi ci racconta il suo significato evolutivo per la donna e la comunità? Quasi nessuno. Al contrario, la nostra società performante e patriarcale ci narra la menopausa solo attraverso il paradigma della sottrazione e della perdita: di fertilità, di ormoni, di giovinezza, di salute. Un bollettino medico, a cui porre rimedio con farmaci o, talvolta, con la chirurgia estetica.

La menopausa è in realtà l’incarnazione degli insegnamenti che derivano dagli anni mestruali, dalle esperienze di vita e li restituisce finalmente alla donna come patrimonio di cui disporre per sé e per gli altri. I doni della menopausa arrivano se abbandoniamo il paradigma della perdita. Ogni donna che ha il coraggio di cambiare sguardo sulla sua menopausa, compie un atto di guarigione per sé e per le altre donne.