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Nei testi di questo sito sono presenti asterischi al termine di alcune parole o inseriti in alcuni articoli:
L’asterisco è una tra le molte possibili strategie utilizzabili nella lingua scritta per evitare di comunicare utilizzando il genere maschile sovraesteso, come accade quando comunemente usiamo la parola maschile tutti per riferirci a un gruppo in cui, ad esempio, sono compresi anche soggetti di genere femminile.
Il linguaggio è uno dei modi in cui possiamo testimoniare il nostro impegno nel rappresentare in modo inclusivo la realtà. Impegno per me nato dalla peculiarità del mio lavoro, prevalentemente a contatto con donne, che si è poi inscritto in una visione più ampia di intersezione e inclusione delle differenze: differenze di identità di genere, di orientamento sessuale, di modo di essere dei corpi, conformi o non conformi rispetto alle nostre aspettative. Aprire il linguaggio all’inclusione significa affermare la validità e il diritto all’esistenza e al rispetto di tutte queste molteplici differenze. L’asterisco è lo strumento di espressione inclusiva che mi è parso più funzionale in questo contesto. Rimane perfettibile o sostituibile in futuro, all’insegna di un impegno in evoluzione verso l’inclusione.
Non ho introdotto asterischi nelle citazioni, per rimanere fedele al testo delle rispettive autrici.
Nei testi potete incontrare più volte la parola elementale:
E’ un aggettivo di uso non molto comune, che si riferisce agli elementi della natura: acqua, aria, terra, fuoco. Gli elementi sono un forte richiamo simbolico e archetipico. Ci riportano alle loro qualità che si manifestano nel vissuto emozionale e corporeo di ogni individuo. Ad esempio, caratterizzano fortemente il vissuto della gravidanza, del parto, della sessualità, del ciclo mestruale. Il loro corrispettivo, nel linguaggio della fisiologia del corpo, è costituito dalla cascata ormonale tipica di quei vissuti: c’è un ormone per il fuoco del parto e della sessualità, un ormone per l’acqua nel corpo della donna in gravidanza, un ormone per la terra fertile dell’utero e così via. Devo alla lettura dei preziosi libri di Verena Schmid – ostetrica e fondatrice della Scuola Elementale di Arte Ostetrica – la conoscenza delle proprietà elementali che applico nella mia professione.